Soffiare sul filtro non basta più: l’AI rivoluziona l’industria automobilistica
Se ne parla anche in occasione dell’appuntamento con l’AIPerithink del prossimo 14 novembre 2024.
È sotto gli occhi di tutti: l’uso dell’Intelligenza Artificiale sta trasformando il volto del settore delle automobili, portando innovazioni che toccano ogni fase della produzione e dell’esperienza di guida. La gestione quotidiana dei veicoli si sta evolvendo, così come l’interazione che ciascuno di noi ha con essi. Lungi dall’indulgere in nostalgici ricordi dei tempi pionieristici dell’auto, quando, per dirla con Battisti (si, viaggiare 1984 in vinile), bastava soffiare un po’ sul filtro per risolvere tutto, possiamo fare una breve rassegna di come l’AI stia impattando un settore complesso come quello automobilistico.
Partiamo dai processi di produzione: l’AI ha introdotto una nuova efficienza nella manifattura, rivoluzionando le linee di assemblaggio con tecnologie come la stampa 3D avanzata. L’industria cinese, in particolare, ha mostrato progressi notevoli nell’uso della stampa 3D potenziata dall’AI, permettendo la realizzazione di componenti geometricamente complessi, prototipazione rapida e una personalizzazione senza precedenti, con vantaggi tangibili in termini di efficienza e riduzione
dei costi.
Oltre alla produzione, l’AI sta trasformando i veicoli in piattaforme intelligenti e connesse, pronte a rispondere alle esigenze di una mobilità sempre più smart. Questa è forse la trasformazione più evidente e complessa, con risvolti significativi, tra cui quelli legati alla privacy. Grazie all’AI integrata negli abitacoli e alle funzionalità di guida intelligente, i display si evolvono rapidamente,
offrendo nuove esperienze con HUD (head-up display) in realtà aumentata, assistenti personali e persino display esterni interattivi. Le case automobilistiche stanno, inoltre, esplorando soluzioni non convenzionali come display pieghevoli, arrotolabili e trasparenti, per rispondere a trend emergenti e alle aspettative di un pubblico sempre più esigente. Sul fronte della guida autonoma, l’AI sta
facendo passi da gigante: l’impiego del reinforcement learning nei processi di Simultaneous Localization and Mapping (SLAM) potenzia le capacità di navigazione autonoma, aumentando precisione e resilienza e riducendo la dipendenza dalla precisione dei sensori. Inglesismi obbligatori a parte la guida autonoma è sempre più una realtà vicina ad un suo utilizzo nelle nostre città.
Nel rapporto con il cliente, l’AI sta rivoluzionando le concessionarie, migliorando il servizio e semplificando le operazioni. Nuovi software di gestione integrati con AI offrono soluzioni avanzate come chatbot intelligenti, assistenti virtuali e analisi predittive del comportamento dei clienti, che consentono strategie di marketing sempre più mirate e personalizzate, migliorando nettamente la
soddisfazione del cliente.
Arriveremo a un’analisi dello stile di guida e dei percorsi effettuati per determinare quale sia l’auto perfetta per ogni utente? Uno scenario inquietante… chi non ha mai scelto un’auto per il design o la sportività, trovandosi poi a guidarla quotidianamente nel traffico autostradale per andare al lavoro? Un capitolo a parte è rappresentato dall’uso dell’AI per migliorare l’efficienza delle comunicazioni e delle reti veicolari. La Generative AI applicata alle reti veicolari consente comunicazioni più efficaci, ottimizzazione della gestione del traffico e maggiore sicurezza, grazie alla capacità di simulare scenari complessi e creare schemi di comunicazione adattivi per una gestione più precisa delle condizioni di traffico. Sono questioni che non si possono ignorare, né in termini di privacy né di cybersecurity. In sintesi, guideremo delle piattaforme computerizzate e quindi dovremo ricostruire anche il nostro immaginario automobilistico.
Chissà se, in futuro, sogneremo di avere… una FerrarAI ovviamente rossa.